Sulla Terra, i vulcani attivi sono uno dei fenomeni più affascinanti e maestosi offerti dalla natura. Ora gli astronomi hanno scoperto che i vulcani possono eruttare con violenza anche su Venere, il pianeta più vicino alla Terra.
Nel 2005, gli astronomi hanno lanciato una sonda chiamata Venus Express per studiare Venere da vicino. Da allora, la sonda è in orbita attorno al pianeta. Sfortunatamente il clima su Venere è sempre nuvoloso: il pianeta è costantemente coperto da uno spesso strato di nuvole. Per questo la sonda non riesce a vedere direttamente i vulcani sulla superficie. Ma gli astronomi hanno escogitato un trucco: hanno cercato le tracce di un gas particolare, rilasciato durante le eruzioni vulcaniche. A volte questo gas è visibile sopra alle spesse nubi di Venere, e Venus Express riesce a scorgerlo. Grazie alla sonda, gli astronomi hanno scoperto notevoli cambiamenti della quantità di gas sopra alle nuvole. E pensano che le improvvise eruzioni di gas vengano dai vulcani.
In passato, Venus Express aveva trovato un altro indizio di attività vulcanica. La sonda è equipaggiata con uno strumento speciale in grado di scrutare attraverso il soffitto di nuvole e rilevare differenze di temperatura. Con questo strumento gli scienziati notarono qualcosa che assomigliava alla lava.
Insomma, si direbbe che il nostro vicino non solo ha un pessimo clima – con forti piogge e altissime temperature – ma anche una superficie inospitale.
Venere è uno degli oggetti più brillanti del cielo, ma si vede soltanto qualche volta, e per poco tempo; appena prima dell’alba (guardando verso est) oppure appena dopo il tramonto (guardando verso ovest).